"MENTE SERENA" N. 23
Un percorso per conoscere se stessi e gli altri
Sommario percorso
Noi riconosciamo soltanto una legge nell'universo, la legge
dell'armonia, del perfetto equilibrio (Koot Hoomi).
Dio, fondamentalmente, può essere descritto come mente infinita.
Egli è stato il progettista ed il creatore dell'Universo, che
ancor oggi sostiene con la sua volontà. Certamente prima di aver
tradotto la sua idea iniziale in realtà dovrà aver elaborato un
piano di azione assai accurato; creare un Universo non è
certamente facile e molte leggi devono essere osservate affinché
la creazione stessa possa essere compiuta e poi mantenuta nel
tempo.
Se pensiamo alle leggi che l'architetto deve osservare per la
costruzione di un ponte o di un grattacielo, potremo farci una
idea di quante e a quali leggi, il piano divino è tuttora
sottoposto. Da questo fatto è scaturita l'idea che Dio fosse
legge. Egli è infatti l'originatore di tutte le leggi che
reggono l'Universo; leggi che osserva Egli stesso perché in caso
contrario il creato cesserebbe di esistere.
È ovvio che le leggi rispettate dal Creatore devono esserlo
anche dalle sue creature; questo è un fatto assai importante ma
generalmente sottovalutato. I nostri problemi nascono infatti
dalle trasgressioni alla legge che, creando una disarmonia,
creano pure le condizioni affinché, prima o dopo, la rottura
dell'equilibrio venga sistemata.
Il fatto che l'uomo cerchi da sempre ed in tutte le culture, di
eliminare le malattie, dimostra chiaramente che esse non sono
state create da Dio. Se fossero state create da Dio l'uomo non
avrebbe mai avuto alcun successo nel combatterle ed avrebbe
cessato di farlo dopo alcuni inutili tentativi; l'unica sua
speranza sarebbe stata quella di pregare Dio affinché lo
guarisse.
Dio, alla fine della creazione, si guardò intorno e constatò
che "tutto quello che aveva fatto era molto buono"
(Gen, 1,31). Nella mente di Dio, infatti, ognuno di noi è un
"perfetto essere spirituale"; siamo come una
diapositiva perfetta che, proiettata su uno schermo, può
apparire deformata per colpa del proiettore.
Tu non sei un essere umano che sta vivendo
un'esperienza spirituale. Tu sei un essere spirituale
che sta vivendo un esperienza umana (Wayne W. Dyer).
Il destino è il susseguirsi implacabile delle cause e delle
conseguenze. Ma soltanto la vita biologica, istintiva deve
sottostare assolutamente a lui. Tutti coloro che si identificano
col corpo fisico, che hanno per scopo primario della vita la
ricerca del piacere, delle comodità e dei beni materiali, non
possono sfuggire alle Leggi del destino.
Chi invece è conscio di essere anzitutto uno spirito, e cerca di
manifestare in ogni attività il primato di esso, per lasciare
sulla terra tracce di luce, d'amore, di nobiltà d'animo, diviene
sempre più padrone del proprio destino. Perciò è chiaro, non
vi è molto da discutere e da porsi domande sulla libertà: solo
colui che si impegna ogni giorno nel considerarsi uno spirito che
sta facendo esperienze terrene in un corpo di carne sfuggirà
all'influsso del destino e diventerà veramente libero.
... La legge del Karma, infonde speranza per il futuro e
rassegnazione per il passato. Fa comprendere agli uomini che le
cose del mondo, le sue sfortune ed i suoi insuccessi, non
intaccano la dignità dell'anima (Mario Ingaramo).
Tutti i disordini che affliggono l'uomo sono dovuti all'azione
della "legge di causa ed effetto" detta anche
"legge del Karma". Questa legge è la stessa che noi
conosciamo con il nome "legge di gravità" e supera il
campo fisico per applicarsi a quello del comportamento.
"Così come tu semini raccoglierai; così come tu misuri
agli altri sarà misurato a te, disse Gesù di Nazareth, e la tua
misura sarà piena, scossa e traboccante".
Quanto esposto chiarisce la famosa massima: "Le macine del
Signore macinano lente... ma fino all'ultimo granello". La
legge di causa ed effetto opera infatti affinché ognuno di noi
abbia a raccogliere, vita dopo vita, ciò che ha seminato. Dio è
legge e non punirà mai coloro a cui ha donato la vita. Sono le
trasgressioni alla legge che hanno creato la situazione attuale,
in cui esistono la sofferenza, la miseria e malattie.
Noi tutti, durante la nostra vita, abbiamo il libero arbitrio di
accettare le cose brutte, come se fossero di "nostra
competenza", oppure imprecando contro un Dio ingiusto e
vendicativo. Difficoltà, miserie e problemi sono infatti nostri
e ci competono come risultato delle azioni compiute durante le
nostre passate esistenze. Nella cultura orientale l'insieme di
tali azioni, buone o cattive che siano, viene chiamato
"karma individuale".
Ogni conoscenza ed ogni esperienza rimangono per sempre, vita
dopo vita, come possessi acquisiti, comprati e pagati. Questi
possessi diciamo che sono acquisiti per "diritto di
coscienza" e non possono né perdersi e tantomeno venire
rubati. Nessuno, infatti, può togliere a qualcuno
l'intelligenza, il talento, le facoltà e le conoscenze.
Nel nostro essere vi è una specie di registrazione dove, in
essenza, vengono segnate tutte le cose acquisite. Il fatto ancor
più straordinario è che tutto le cose che le esperienze ci
hanno insegnato ad usare, sia esso un tavolo, le stoviglie, gli
indumenti, i gioielli, il denaro, le coperte e perfino una
scatola di fiammiferi, rimangono anch'esse registrate. Questa
registrazione ci serve per portarle con noi vita dopo vita.
Questi oggetti, o strumenti come li potremmo chiamare, appaiono
nelle nostre vite, sia che noi li desideriamo oppure no, ed è
questo il motivo per cui alcune persone nascono nell'opulenza e
altre nella miseria. Ognuno, infatti, nasce nella condizione in
cui ha meritato di nascere per diritto di coscienza. La legge di
causa ed effetto si incarica di attrarre ad ognuno ciò che gli
compete ed il posto più opportuno. Non c'è ingiustizia nel
piano della Verità.
A questa legge si riferì il maestro Gesù quando disse:
"Non accumulate tesori sulla terra, dove la polvere li
corrompe e dove i ladri minano e rubano, ma accumulate tesori nel
cielo dove né la polvere danneggia, né la ruggine corrompe e
neppure i ladri rubano e rovinano; perché dove sarà il vostro
tesoro lì sarà pure il vostro cuore" (Mt. 6,19-21).
E' Dio che ti ha creato, poi ti ha mantenuto, poi ti farà
morire, e di nuovo ti darà la vita. Sia gloria a Lui! (Il Corano).
La filosofia esoterica insegna che esiste una specie di archivio
dove sono contenuti i progetti di tutte le cose. Tale archivio
viene chiamato "Mondo degli archetipi" e non è
tangibile ai sensi in quanto è costituito della stessa sostanza
di cui sono composti i nostri pensieri. L'uomo, a sua insaputa,
lavora nel mondo degli archetipi mediante i suoi pensieri
abituali e le sue modalità di vita. In tal modo egli getta i
semi per un roseo futuro o un raccolto di tribolazioni. Tale
fatto non gli è però facilmente comprensibile in quanto
"getta i semi" in modo inconsapevole, così come un
sonnambulo può causare dei danni di cui, al risveglio, non
riuscirà a capacitarsi.
Si comprende allora l'avvertimento di san Giovanni Crisostomo
quando dice: "Il primo convincimento da suscitare in noi è
il concetto che nessuno si danneggia se non da se stesso"
("Quod nemo laeditur nisi a seipeo", pag. 52/3).
Anche Giobbe, nella Bibbia, afferma: "Ciò di cui temo mi
piomba addosso" (Gb, 3,25); altra indicazione di come le
emozioni negative (in questo caso la paura) possono causare la
realizzazione della situazione tanto temuta.
Troviamo in quanto esposto la legge di causa ed effetto in
azione; essa è tanto dura da essere stata definita "la
legge del taglione" e, qualora male interpretata, porta a
concludere che Dio è tutt'altro che infinitamente buono, anzi,
lo si suppone crudele al punto di chiedere di tagliarsi una mano
a chi l'ha utilizzata per danneggiare il suo prossimo.
E' infatti difficile, per l'uomo, comprendere che il supremo
Creatore ha utilizzato delle leggi ben determinate con cui ha
creato l'Universo e che Egli stesso ha estremo rispetto per le
leggi che ha promulgate; l'ordine millenario con cui si muovono
gli astri e vengono amministrati gli eventi della natura sono un
chiaro esempio di tale immutabilità.
Tra le leggi esistenti quella di gravità è di certo una delle
più importanti, ed è un vero peccato che l'uomo la consideri
solo in relazione ai fenomeni fisici. Se la considerasse
attentamente potrebbe scoprire che essa è legata alla sua
esistenza più di quanto possa immaginare. La legge di gravità,
nella fisica, implica che un oggetto lanciato in alto ritorni
verso il basso; la stessa legge, nell'esoterismo, implica che
ogni nostra azione o pensiero crei delle condizione che
torneranno a noi. In questo caso prende il nome di "legge di
causa ed effetto" o "legge del Karma".
L'uomo difficilmente si rende conto di essere l'unico artefice
del proprio destino perché le sue azioni non sempre provocano un
effetto così immediato da evidenziare il collegamento con la
loro causa. Questo fatto porta un individuo a cercare l'origine
dei suoi mali all'infuori di se stesso, ed alla conclusione che
gli altri (e talvolta lo stesso Dio) siano l'unica causa delle
sue tribolazioni.
Nessuno può farvi del male se voi stessi, con le vostre azioni o
i vostri pensieri, non ne avete creato la causa in questa vita o
in quelle passate: è un debito in sospeso che deve essere
pagato. Noi stessi siamo la causa dei nostri mali, non altri. Gli
altri sono soltanto strumenti con i quali l'equilibrio naturale,
erroneamente chiamato "Giustizia di Dio", ci chiede di
sistemare i conti che abbiamo aperto. Dobbiamo perciò pagare i
debiti e nel contempo riscotiamo i crediti per il bene che
abbiamo fatto.
Convincetevi che, se non avete debiti da pagare, sarete
inattaccabili. Lo sarete anche se emanerete pensieri d'amore
verso tutte le persone e tutte le cose. Essi, infatti, formeranno
intorno a voi un'aura di luce che vi difenderà da ogni attacco
malevolo.
Il pensiero è la sola forza che dà vita o distrugge, a seconda
che è diretta in bene o in male (Prentice Mulford).
L'umanità, attraverso i propri interessi, le proprie azioni ed i
propri sogni di carattere benefico ed altruistico, crea poco a
poco, un'entità bianca, mentre, con quelli di carattere
egoistico e malevolo, crea un'entità nera, un demone potenziale.
Sarà proprio la qualità dell'energia a far crescere una o
l'altra di tali entità.
La creazione di queste due entità fa' parte delle leggi che
governano il nostro Universo. Quando l'umanità compie certe
azioni, oppure pensa in un certo modo, contribuisce (nel Mondo
astrale) alla formazione di una di queste due grandiose entità:
è inevitabile.
Ogni pensiero ed emozione dell'uomo prende vita e forma nel suo
universo individuale ma, nel momento in cui vi sono milioni di
persone, che pensano e percepiscono come lui, significa che vi
sono milioni di persone all'opera per creare nel Mondo astrale la
medesima entità.
Quando l'entità nera ha raggiunto un certo grado di sviluppo
cerca di scaricare l'energia accumulata, si creano allora i
presupposti per l'inizio di una guerra, un massacro, un gesto
fanatico o un cataclisma naturale di cui il terremoto è un
classico esempio.
I Maestri ci osservano continuamente ma ciò non significa che
Essi, vedendo che l'umanità si comporta molto male, emettano un
verdetto seguito da una punizione. I Maestri non hanno bisogno di
mettere in atto delle punizioni; non esiste nel nostro Universo
nessuna punizione se non quella che l'umanità si crea da sola
dando vita all'entità nera che abbiamo descritta.
Fintanto che le entità sviluppano la loro forma nel Mondo
astrale, non vi è alcun problema per l'umanità o per la vita
del pianeta. Rappresentano una situazione che assomiglia a quella
del feto nel grembo materno, non crea problemi né per se stesso
e neppure per la madre. Il bimbo si trova là, buono buono, non
lo si sente piangere né gridare, non pretende nulla, si trova
appartato e cresce pian piano.
Dopo la nascita, invece, subito dopo la nascita, il bimbo, che
ora esiste nel mondo in modo tangibile, comincia a reclamare il
suo diritto a mangiare, respirare, essere amato e riconosciuto;
da quel momento diventa esigente. Allo stesso modo dopo un certo
tempo la gestazione astrale dell'entità, nera o bianca che sia,
arriverà a termine e si manifesterà nel Mondo fisico. E' in
quel momento che essa pretenderà ciò che gli è dovuto, proprio
come un bambino appena nato e, se si trattasse di un'entità
maligna, si produrranno grandi catastrofi.
Per provocare questi catastrofi, l'entità nera cercherà chi le
assomiglia, esattamente così come fanno i bambini che, una volta
grandicelli, cercano tra i loro piccoli amici quelli che sono
più portati a fare le birichinate da loro ideate. L'idea
distruttiva di questa entità sarà innanzitutto recepita dalle
persone che, a loro insaputa, le hanno dato vita e fornito
l'energia necessaria al suo sviluppo.
E' per questo motivo che si può vedere qualcuno arruolarsi
nell'Esercito mentre pensa tra sé: "Non ho più nulla da
perdere, allora mi unirò a coloro che cercano di salvare il mio
Paese", oppure "Non ho motivo per vivere, così
cercherò di esistere per la mia Patria, per una nobile
causa". In realtà questa offerta di sé mostra come vi
siano delle persone che nello stesso tempo collaborano al piano
guerrafondaio di un'entità nera e, con il loro sacrificio,
cercano di riscattare la parte di energie negative che hanno
offerto all'entità stessa per autogenerarsi.
Quindi, esiste un'attrazione tra questa entità e le persone che
l'hanno creata, anche se nel momento in cui esse muoiono sembrano
esserne le povere vittime. Ogni volta che vedete accadere delle
cose nefaste, orrori dovuti alla guerra o al fanatismo, oppure
catastrofi ambientali (terremoti, alluvioni, incendi, ecc.),
sappiate che dietro ogni evento vi è stato un accumulo di
energia che, scaricandosi, lo l'ha generato.
La maniera migliore per non aggravare il vostro Karma è di
accettare il destino e lasciare che si compia, senza tentare di
sfuggirgli. Penserete che questo è fatalismo. No, i fatalisti
accettano gli avvenimenti perché "sta scritto", e
così non reagiscono. Si lasciano coinvolgere da ciò che accade
come fanno gli animali, senza cercare di modificare la situazione
con la volontà e l'azione.
I veri discepoli non sono fatalisti; essi decidono di assumere
delle iniziative e dicono: "Ho commesso degli errori nel
passato, devo pagare, va bene. Ma per il fatto di aver sbagliato,
devo rimanere inerte a soffrire? Mi impegnerò piuttosto in una
grande e nobile impresa, che non soltanto cancellerà tutto, ma
mi porterà anche alla vera liberazione". A che cosa serve
pagare il Karma se è unicamente per soffrire senza evolvere?
La felicità è nobile e nasce dalle cose costruttive. Il
piacere, basato sulla vanità e sul desiderio, non dura e si
tramuta sempre in pena (Dal Nakulamata).
I tipi materialisti ed intellettuali, dovrebbero considerare la
Legge di causa e di effetto, così come considerano la Legge di
gravità, la Terra attira tutto ciò che si allontana da lei, noi
attiriamo tutto ciò che si è allontanato da noi. Tutte le
religioni confermano questa grande Legge, ma citerò soltanto
quanto ha detto Gesù di Nazareth: "Ciò che l'uomo semina,
quello raccoglierà".
Possiamo aggiungere: "Qualsiasi cosa un uomo raccoglie,
quello è ciò che ha seminato nel suo passato". In Cina
questa legge è enunciata in questi termini: "Semina un
frutto per raccogliere quel frutto, semina semi di zucca se vuoi
raccogliere zucche".
Lork Kilmur, primo ministro inglese, quando parlò alla
Westminster Hall di Londra ad una udienza di magistrati e di
avvocati inglesi ed americani, disse che per risolvere i mali che
affliggono l'umanità non c'è che un mezzo: insegnare agli
uomini come funziona la Legge di causa e di effetto e come creare
buone cause al fine di raccogliere degli effetti benefici.
Tutti i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni
appartengono ad una di queste due categorie:
- ciò che determina armonia,
- ciò che semina disarmonia.
Noi spargiamo i semi dell'armonia o della disarmonia in ogni
momento della nostra vita quotidiana e, nella stessa precisa
misura, raccogliamo armonia di disarmonia dalle persone che ci
circondano e dalle situazioni che incontriamo.
Quando i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni
sono incontrollate, generalmente noi reagiamo in sintonia con gli
stimoli che ci arrivano. Perciò, se qualcuno ci parla in modo
critico di cose o persone noi, generalmente, ci uniamo a lui con
il nostro risentimento e le nostre critiche, senza renderci conto
che così facendo attiriamo disarmonia su noi stessi.
Poiché questa è la sola Legge che insegna a vivere, basterà
controllare le cause per essere sicuri di controllare gli
effetti.
Supponiamo che il Sig. X provochi disarmonia nel Sig. Y o che
manchi ad un dovere verso di lui. Agendo in questo modo X ha
creato una causa. Y, con la sua reazione genererà una nuova
causa: se reagisce armonicamente alla provocazione di X egli
creerà una causa armonica; se reagisce in malo modo, irritato e
offeso, anch'egli seminerà una causa negativa e disarmonica.
Dobbiamo comprendere che questa Legge è tanto perfetta che anche
la critica del governo, del tempo atmosferico o dei cosiddetti
oggetti inanimati, produce per noi dei semi di disarmonia.
Quantunque la causa e l'effetto siano inseparabili, così come il
diritto e il rovescio di una moneta, ciò non significa che si
possa constatare un effetto a tempo breve; qualche volta può
accadere, ma in altri casi esso potrà realizzarsi molto più
tardi, magari in una vita successiva.
In questa Legge possiamo perciò vedere quella che ci viene
proposta come Giustizia di Dio. Questa Legge ci porta anche a
comprendere che "noi non siamo mai puniti per i nostri
peccati, ma dai nostri peccati".
Un sorriso che non dai, è un sorriso che non avrai.
Noi dobbiamo CREARE ARMONIA ORA. Dobbiamo sempre cercare di
rispondere in modo positivo a qualsiasi situazione ci si presenti
dinanzi. Con il controllo dei nostri pensieri e dei nostri
sentimenti siamo liberi di attirarci cause armoniche o disarmonie
in ogni istante della nostra vita.
Se impariamo ad osservare noi stessi e gli altri scopriremo ben
presto che ognuno raccoglie ciò che semina. Controllando le
nostre reazioni verso il mondo esterno, noi diventiamo padroni
completi della nostra vita. Vivendo in armonia QUI e ORA, noi
siamo in grado di equilibrare le energie negative che abbiamo
creato nel passato e prepararci un futuro di pace e benessere.
Quando comprendiamo cos'è che genera le cause e gli effetti,
cambia completamente la nostra attitudine verso coloro che
provocano disarmonia in noi. Comprendiamo che essi stanno
seminando una causa, mentre noi stiamo soltanto raccogliendo il
frutto di ciò che abbiamo seminato nel passato.
Dovremmo sempre ringraziare coloro che ci fanno del male perché
in questo modo ci permettono di chiudere un conto che abbiamo
aperto tempo fa, magari in una vita passata. Scrisse a tal
proposito Richard Bach: "Quando hai davanti un problema,
guardagli nelle mani: vedrai che ha un regalo per te".
- Tutte le libertà scaturiscono dalla libertà mentale.
- Vivi nel presente, per il futuro, guidato dal passato.
- Nessuno è felice se non pensa di esserlo.
- Le responsabilità vengono attirate dalle spalle in grado di sopportarle.
- Il potere dell'amore, non l'amore del potere, può portare la pace.
- Per un uomo saggio, ogni giorno è una nuova vita.
- "Vai.. E non peccare più" (Gesù di Nazareth).
- 1. Mario Rizzi, scritti vari non pubblicati.
- 2. Omraam Mickhael Aivanhov, Un pensiero al giorno, (ed. 1997).
Edizioni Prosveta, F.B.U. Casella postale 12019 - 20120, Milano.
- 3. Amadeus Voldben, I prodigi del pensiero positivo, pag. 72.
Edizioni Mediterranee, Roma, 1992.
- 4. Ghislaine Gualdi, Individualità, desiderio e volontà, (Quaderno n. 21).
Gruppo Teosofico Sarmoung, via Dietro Castello, 140 - Cavaglià (BI).
Tel e Fax: 0163/966613. -
- 5. Joseph Pang Wai, La felicità per voi ora.
Bresci Editore, Edizioni l'Età dell'Acquario.
- Annie Besant, Il Karma o l'enigma del destino.
Edizioni Adyar, Settimo Vittone (TO).
- Rudolf Steiner, L'azione del Karma.
Edizioni BIS (Blu International Studio).
- Mario Ingarano, Il KARMA; del seminare e del raccogliere.
Bresci Editore, Edizioni Età dell'Acquario.
Quest'ultimo volume rispecchia i concetti fondamentali sul Karma
che si trovano nel Brahmanesimo e nel Buddismo, chiarito dal
pensiero di due grandi filosofi indiani moderni: Radhakrishnan e Aurobindo.