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"MENTE SERENA" N. 13

Un percorso per conoscere se stessi e gli altri

Sommario percorso

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Avvertenza: per una buona comprensione di questa lettera è necessario tener presente che i termini "Genitore", "Adulto" e "Bambino", non si riferiscono a persone bensì a condizioni psicologiche. Per maggiori ragguagli vedere gli articoli "La Pace della Mente" n. 3, 4 e 12.

LA RISCOSSIONE DEI BOLLINI (1) up.jpg

Immaginate un impiegato che, prima di andare al lavoro, venga rimproverato dalla moglie per qualche motivo. Questo gli da modo di collezionare un bollino rosso (di rabbia) ancora prima di andare a lavorare.

Arrivato sul posto di lavoro riscuote subito il suo bollino rosso dicendo con rabbia alla segretaria: "E' mai possibile che lei non riesca a battere una lettera senza fare errori?". La segretaria raccoglie il bollino e appena arrivata a casa lo riscuote con suo marito, dicendogli con astio: "Perchè non ha finito di imbiancare la cucina? Guarda che disordine, non sei proprio capace di fare un lavoro senza sporcare dappertutto!".

Il marito, a sua volta, riscuote il bollino appena ricevuto con il figlio che non ha fatto il compito ed il bimbo, lo riscuote dando una pedata al cane!

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Vi sono diversi modi di raccogliere i bollini, alcuni li riscuotono appena li ricevono ed altri, invece, aspettano di averne molti, proprio come coloro che prima di riscuotere il premio riempiono una tessera. Questa similitudine con la tessere vale specialmente per i bollini negativi.

Alcuni, quando hanno riempito la tessera, la riscuotono con piccoli premi: un mal di testa, gettando via una cosa ancora buona, facendo cadere qualcosa, sgridando un dipendente davanti a tutti, spargendo sul pavimento l'intero contenuto di un cassetto o impostando una lettera in una busta sbagliata.

Per altri, invece, il premio è piuttosto consistente. Se hanno collezionato molti "bollini grigi", si sentiranno giustificati quando combineranno un guaio grosso. Potranno, per esempio, far cadere un computer, procurarsi una ferita, rubare qualcosa della ditta in cui lavorano, licenziare un dipendente in gamba, stare a casa ammalati, arrivare in ritardo molte volte, e così via.

Vi sono anche coloro che accumulano bollini negativi per anni e poi, come premio, si fanno venire un collasso mentale, fanno qualcosa che li porta in prigione o perdono un buon posto di lavoro.

E' facile conoscere se qualcuno ha raccolto un numero sufficiente di bollini ed è pronto a ritirare il premio che gli compete, perché userà le frasi seguenti:

  • Questa è la goccia che fa traboccare il vaso!
  • Basta, non ne posso proprio più!
  • Ne ho piene le scatole!

Se una persona ha collezionato un sufficiente numero di bollini d'oro si sentirà giustificata nel fare qualcosa di buono per se stessa. Pertanto potrebbe riscuotere la sua tessera di bollini comprandosi qualcosa, godendosi un week-end con gli amici o prendendosi una piacevole vacanza. Come sempre la grandezza della collezione determina anche la misura del premio.

Come evitare la raccolta di bollini (2) up.jpg

Solitamente i bollini negativi provengono dal Genitore di un'altra persona e li raccogliamo se il nostro Adulto non ferma la macchina che sta stampando il bollino. Cosa si può fare per non ricevere i bollini negativi? Si potrebbe, ad esempio, fare il modo che il nostro Bambino ed il nostro Adulto gettino via il bollino al posto di collezionarlo.

Facciamo un esempio chiarificatore. Supponiamo che Giuseppe incontri Claudio che sta parlando con Luisa e lo saluti con entusiasmo: "Ciao Claudio, come va la vita?". Claudio, preso dal suo discorso ignora Giuseppe che, ovviamente ci resta male e raccoglie un bollino marrone.

A questo punto il Bambino di Giuseppe potrebbe dire a quello di Claudio, "Ei, Claudio, prima ti ho salutato, mi hai sentito?". Oppure l'Adulto di Giuseppe potrebbe fare questa considerazione "Forse Giuseppe era così occupato a parlare con Luisa che non si è neppure accorto che l'ho salutato. Gli parlerò più tardi, questo fatto non ha alcuna importanza e non ci voglio pensare più".

Un'altro esempio ci viene fornito dal marito sgridato dalla moglie (vedi più sopra). Anziché raccogliere il bollino di rabbia egli potrebbe, utilizzando il suo Adulto, concludere "dopotutto mia moglie ha ragione, la prossima volta cercherò di non sporcare e di finire il lavoro prima del suo rientro. Io sono OK e lei è OK, non ci voglio pensare più".

Pertanto i bollini negativi (rabbia, rancore, paura, senso di colpa, ecc.), possono essere raccolti o buttati via. Se vi è capitato di raccoglierne parlatene con qualcuno, vi potrà aiutare a comprendere il motivo per cui ve li hanno dati. Dopo di ciò vi sarà facile prendervi la vostra parte di responsabilità e non pensarci più.

Molti anni fa esisteva una setta denominata "I Disdicevoli". Costoro, tra le regole di vita, ne avevano una che in caso di disaccordi gli imponeva di fermarsi un attimo e trovare la loro parte di torto. Ottima regola per vivere bene. Come abbiamo visto nella lettera n. 7 i due emisferi del nostro cervello vedono le cose da un punto di vista alquanto diverso. Pertanto se cerchiamo obiettivamente la nostra parte di torto saremo sempre in grado di trovarla.

Comunque è sempre bene ricordarsi le parole di Louis Hay: "E' molto meglio vivere bene e avere torto che non vivere male e aver ragione!".

Le abitudini continuano nel tempo up.jpg

Abbiamo visto come nel bambino i sentimenti siano generati come una risposta istintiva a situazioni piacevoli o spiacevoli della sua infanzia e come, in corrispondenza al sentimento provato più frequentemente, egli si "abitui" a fare la raccolta dei bollini corrispondenti.

Può perciò accadere che, più avanti negli anni, lo stesso individuo tenda "senza rendersene conto" a creare delle situazioni in cui gli altri lo trattino come lo trattavano i suoi genitori. In questo modo potrà riprovare i sentimenti che provava nei primi anni della sua vita e continuare la raccolta dei suoi bollini preferiti.

Per esempio, un individuo che nell'infanzia ebbe modo di collezionare molti bollini "stupido" (posizione "io non sono OK"), si troverà, a sua insaputa, a fare qualcosa di stupido per sentirsi dare dello stupido ancora una volta. Potrebbe anche fare delle azioni stupide e poi ricevere dello stupido dal suo stesso Genitore, oppure immaginare che qualcuno che lo sta guardando stia pensando che lui è uno stupido.

Invece un bambino aiutato a sentirsi OK e considerare Ok pure gli altri, impara a raccogliere bollini d'oro; impara a dirigere le sue energie verso un comportamento positivo. Una volta cresciuto cercherà di comportarsi bene ed in questo modo avrà modo di continuare la raccolta dei bollini dorati. Tutto questo gli frutterà dei buoni sentimenti nei confronti di se stesso e degli altri.

Riferimenti bibliografici up.jpg

  • 1. James & Jongeward, Winning with people, pagg. 66-68.
    Addison-Wesley Publishing Company - Reading, Massachusetts, USA., 1973.
  • 2. Tratto da TA for Kids, by Alvyn M. Freed Ph.D, pag. 40.
    Jalmar Press Inc. Los Angeles, California, USA, 1971.


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