La Luce oltre la soglia
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IL MONDO DEGLI SPIRITI (3/3)

SOMMARIO


La scrittura automatica (1) 0_immagini/up.jpg

DOMANDA. Può essere vero che la mente superconscia abbia a comunicarci attraverso la scrittura automatica, o medianica, che dir si voglia? Io ho un'amica che è una cristiana molto devota, una sera andai a visitarla e la trovai molto soddisfatta della giornata trascorsa, giudicata un vero successo. Ad un tratto pose il suo indice destro sul bracciolo della poltrona e chiese: "Sei d'accordo con me?".

La risposta venne immediatamente; la mano muovendosi tracciò queste parole: "No, sei stata petulante questa mattina e piuttosto boriosa nel pomeriggio". Le chiesi allora se usava la scrittura automatica di frequente. Mi rispose che alle volte passavano delle settimane senza che ne usasse; la risposta era comunque immediata quando riteneva opportuno porre qualche domanda per cui desiderava un riscontro.

RISPOSTA. No, noi non crediamo che la mente superconscia, o la memoria superiore, diano delle risposte attraverso la scrittura automatica. Nella Cosmogonia dei Rosacroce viene spiegato come la memoria superconscia sia l'archivio di tutte le facoltà e di tutte le conoscenze acquisite nelle vite precedenti, che sono però solo latenti nell'attuale incarnazione.

Queste facoltà e conoscenze sono registrate in modo indelebile nello spirito vitale e si manifestano ordinariamente, seppur solo parzialmente, come coscienza e carattere. Esse costituiscono, e animano, delle forme pensiero che a volte agiscono come consiglieri ed in altri momenti ci costringono a fare delle azioni magari contrarie alla nostra ragione ed ai nostri desideri.

In molte donne, il cui corpo vitale è positivo, ed in diverse persone il cui corpo vitale è stato sensibilizzato mediante una vita pura, di preghiera, e di concentrazione, la mente superconscia (inerente allo spirito vitale) riesce a volte a indurre un'azione senza che vi sia la necessità di dover passare attraverso al mente. Evitando tale passaggio essa riesce ad eliminare il pericolo che i processi di pensiero ne alterino le intenzioni primarie ed imprime se stessa direttamente sull'etere del corpo vitale.

Tanto più noi riusciamo a recepire le direttive delle mente superconscia, ed a seguirne le direttive, tanto meglio potrà comunicare con noi indicandoci la via da percorrere per realizzarci spiritualmente. La scrittura automatica, così come le altre pratiche in cui l'individuo non ha il controllo della situazione, è da considerarsi una pratica negativa e pericolosa.

Ogni volta che una persona permette ad una entità esterna di controllarla, non importa in quale misura, sta semplicemente creando i presupposti per un'eventuale forma di possessione. Pertanto l'uso della scrittura automatica, della "ouija board" (tavoletta con numeri e caratteri alfabetici) e delle altre pratiche similari è altamente pericolosa.

La cosa più sicura da farsi è lasciare da parte tutti questi fenomeni di carattere negativo e concentrare invece le nostre energie nel vivere pienamente la vita ed eseguire quegli esercizi che ci aiutano ad aumentare la nostra volontà e le altre qualità positive. A tale proposito la concentrazione può essere considerata come una delle pratiche più consigliabili; dovrebbe perciò trovare uno spazio ben definito nella vita di ogni aspirante.

Un pensiero di Giuditta Denbach (2) 0_immagini/up.jpg

La medianità cammina sull'orlo di un baratro in cui luce e tenebra si confondono. La collaborazione con le schiere celesti non ricorre a mezzi pericolosi e rudimentali come la trance ad ogni livello, la telescrittura, il ricevimento di messaggi medianici, la manifestazione del cosiddetto "spirito guida". La collaborazione con gli Angeli è tutt'altra cosa, infinitamente lontana da questi ingannevoli espedienti.

Se vi è chiaro questo concetto, proseguite serenamente con la lettura, se pensate di poter sovrapporre attitudini e pratiche medianiche al lavoro da svolgere con gli Angeli, meglio chiudere queste pagine e dedicarvi a qualche altra attività meno pericolosa. Pericolosa per voi, naturalmente.

Mi permetto di ricordarvi, (ma lo farò in molte occasioni, a costo di ripetermi) che entità oscure sono sempre all'ascolto di ogni richiesta umana, e leggono perfettamente nella mente e nel cuore di ogni individuo. Se trovano una zona d'ombra dovuta ad egoismo o ambizione o secondi fini, s'insinuano abilmente con aspetti rassicuranti e voci flautate. Rammentiamo che alle forze dei piani extraumani, noi non possiamo nascondere nulla, nel bene e nel male...

I Circoli spiritici (3) 0_immagini/up.jpg

Nello spiritismo vanno considerate due forme di medianità: quel la effettuabile per mezzo di un medium, che perde completamente coscienza della sua individualità durante lo stato di trance, e quella che consente all'individuo stesso di percepire una qualsivoglia for ma di comunicazione con esseri disincarnati, in stato di veglia (da non confondere con la possibilità di entrare in contatto con dimenSioni sottili all'interno del proprio corpo, o per mezzo di Viaggi, propria a coloro che sono iniziati a tale Scienza).

Per quanto concerne la medianità classica, non possiamo che affermare con categorica serietà la pericolosità del sistema (in primo luogo per i medium stessi). I medium tendono nel tempo a perdere sempre più stabilità nel piano materiale (salvo qualche raro ed equilibratissimo caso); spesso vivono i loro ultimi anni di vita in uno stato di soglia con la follia; molti sono divenuti degli alcolizzati infelici e soli.

Coloro che presenziano a tali sedute dovrebbero rendersi conto che non possono avere alcuna sicurezza sulla natura delle entità che parlano per bocca del medium. Il fatto che talune di queste siano in grado di rivelare agli interessati eventi che possono essere conosciuti unicamente da loro stessi, non rappresenta alcuna prova a favore dell'identità degli spiriti in questione. Un essere disincarnato difatti, può sondare la memoria emotiva di qualunque essere umano (anche se non sempre).

Oltre a ciò, come può essere distinta la natura positiva o negativa di chi si manifesta tramite un medium? Quale certezza hanno gli osservatori di non trovarsi dinanzi a energie oscure? Peraltro, questo è l'evento più comune. Non è raro che le entità in contatto con circoli spiritici assorbano energia dal medium e dai presenti. Vi è il caso specķfico di una comunità dedita a opere benemerite (comunità della quale parlerà un nostro Discepolo in un testo di prossima pubblicazione), in cui venivano effettuate sedute spiritiche giornaliere.

Il medium affermava la natura divina di tali comunicazioni. Le entità che prendevano contatto si presentavano come S. Francesco, gli Apostoli Pietro e Giovanni, il Cristo stesso, e molti altri. Questa allegra banda avrebbe potuto limitarsi a sviare tutti i presenti in direzione di una falsa via, ma avvenne molto di più. Per qual che anno quelle entità, che lavoravano per la loggia Nera (medium incluso), tessero le fila di una complessa struttura magica, basata sulla coercizione psicologica dei presenti.

Questi, penosamente, erano convinti di seguire gli insegnamenti del Cristo e dei suoi Discepoli, mentre divenivano sempre più pesanti, infelici e oscurati (mese dopo mese). La cosa più tragica che veniva a prodursi, tuttavia, era che quando una di queste "pecorelle" veniva colta da dubbi e giudizi sulla congregazione, si trovava a vivere spaventosi sensi di colpa e una tremenda paura di ricevere la giusta punizione divina. Così, l'atmosfera che si respirava nella comunità suddetta risultava simile a quel la di un lager nazista.

Questa organizzazione, presente in Italia, è ancora oggi molto nota al pubblico, per il paravento di opere meritorie che nascondono la realtà di un movimento oscuro (non conosciuto dalla maggior parte degli ospiti della comunità medesima). (...)

In linea generale, possiamo affermare che la tendenza a farsi guidare da ciò che non si conosce è alquanto pericolosa. L'essere umano deve conseguire una capacità di percezione indipendente del vero e del falso, che può raggiungere unicamente per mezzo di un profondo e serio lavoro su se stesso, opportunamente guidato da chi conosca realmente la VIA. (...)

In molti casi gli esseri che si manifestano parlano un linguaggio estremamente edificante all'apparenza, pur trattandosi (in realtà) di energie oscure. (...) Esistono pure casi nei quali gli spiriti che si collegano possiedono una reale natura luminosa. Tuttavia deve essere ben chiaro che i Maestri non si manifestano mai utilizzando la medianità di un essere incarnato. Il livello evolutivo degli esseri che guidano questi gruppi è pertanto basso, o medio (sempre che si tratti di entità di luce).

Il Maestro Gesù è l'unico Iniziato della Gerarchia che si è presentato talvolta agli umani per mezzo della medianità di un essere incarnato puro e sincero, per motivazioni che non occorre spiegare. Ma, si badi bene, su cento casi nei quali un'entità si presenta come il Maestro Gesù, novantanove sono casi di frode.

Proteggete la vostra dimora (4) 0_immagini/up.jpg

Se osservate la natura, potrete constatare che tutte le creature si procurano una dimora che difendono gelosamente. Gli uccelli si costruiscono nidi, altri animali si scavano una buca, una tana, un rifugio, e guai se un altro cercasse di invadere il loro spazio.

L'ingresso è vietato. E' stata l'Intelligenza cosmica a spingere tutte le creature a riservare nell'universo un piccolo spazio per sé, spazio del quale altri non hanno il diritto di impossessarsi: essa ha voluto così garantir loro la pace e la tranquillità per mettere al mondo la loro progenie. Questa è la legge.

Ogni essere ha quindi ricevuto dalla natura il diritto di possedere una sua dimora, e ciò è vero non solo per il mondo visibile, ma pure per il mondo invisibile. Anche a ogni spirito riservata una propria dimora nello spazio infinito, per cui ogni creatura spirituale occupa un angolo delimitato e protetto da determinate vibrazioni, da determinati colori e da una particolare quintessenza, zona nella quale chi emana vibrazioni contrarie, non può venire a provocare disordine.

Uno spirito maligno non ha il diritto di penetrare là dove abita un Iniziato. Un Iniziato può vietare agli spiriti del male l'ingresso nella sua dimora ricorrendo a certi simboli, mediante i quali li minaccia di severi castighi qualora non rispettassero la proibizione, ed è per questo che appendono sopra la loro porta un pentagramma.

Quando un Iniziato vuole fare una cerimonia magica o un lavoro spirituale importante, quando deve invocare un'entità divina, stabilisce un luogo e lo consacra per evitarne l'ingresso agli spiriti malefici: accende una o più candele, circonda quello spazio da un cerchio, vi iscrive dei nomi sacri, brucia degli incensi, dopodiché ha in quel luogo purificato le condizioni migliori per lavorare. Soltanto le entità benefiche hanno il diritto di entrare, mentre quelle malefiche rimangono fuori a urlare e a minacciare e, se tentassero di penetrarvi, verrebbero annientate.

Qual'è la ragione per cui un mago deve accendere delle candele o dei ceri? Perché prima di intraprendere un lavoro sacro, una cerimonia magica, si deve far appello alla luce. La luce deve presiedere ogni cosa, per cui il mago che deve fare una cerimonia, come pure il sacerdote che deve celebrare la messa accendono una candela, affinché la luce sia presente. Quando la luce è presente le tenebre vengono sopraffatte.

Il mago sa che il fuoco è una porta aperta sul mondo invisibile, poiché il fuoco rappresenta il limite fra il mondo fisico e il mondo eterico. Tramite il fuoco è quindi più facile avere accesso al mondo divino.

Quanto a coloro che utilizzano candele e ceri per le loro pratiche di magia nera, devono sapere che commettono un vero sacrilegio. Il fuoco, di cui la mitologia narra essere stato strappato al Cielo per la salute dell'uomo, non deve servire a uno scopo qualunque. Vi dirò che, quando dovete usare una candela, è auspicabile che prima la consacriate a un'idea o a un'entità celeste, alla Madre Divina, al Padre Celeste, allo Spirito Santo, all'Anima universale o all'Arcangelo Mikhael (...). Nel mondo invisibile la fiamma di quella candela costituirà così una barriera di luce attorno a voi.

Negli ambienti dove vivono gli uomini vi sono milioni e miliardi di entità che vanno e vengono, circolando senza che nessuno se ne accorga. Se non fate nulla per impedir loro quell'andirivieni gli esseri inferiori, trovando la porta aperta, possono venire a derubarvi o a commettere altri guai, e non potrete nemmeno lamentarvi presso la Giustizia divina, perché vi risponderebbe: "È colpa vostra, avreste dovuto affiggere un cartello: Vietato l'ingresso, oppure tendere almeno simbolicamente un sottile filo metallico."

Se la vostra vigna non è ben cintata, non meravigliatevi se dei malintenzionati verranno a impadronirsi della vostra uva. Lo stesso discorso vale anche per i vostri cuori, le vostre anime e i vostri spiriti; se rimanessero aperti ai quattro venti senza essere né consacrati, né protetti, né circondati da una barriera di luce, gli spiriti tenebrosi, cioè gli indesiderabili, avranno il diritto di entrare, di combinare dei guai e di andarsene portando con loro tutti i vostri tesori. Non li si potrà punire, perché spettava al proprietario prendere le dovute precauzioni.

Come in passato le città e i castelli venivano protetti da mura e da fossati pieni d'acqua, così anche il discepolo deve elevare in sé dei muri, delle barriere e delle fortificazioni. Non avevate mai riflettuto su questo aspetto? Pare di no, perché siete costantemente esposti all'andirivieni degli indesiderabili, e poi vi lamentate di essere stati svaligiati o di sentirvi tristi, infelici ed esauriti.

Guardate che cosa avviene nella natura: tutte le creature sono diffidenti. Gli uccelli, gli animali selvatici e gli insetti, tutti elevano attorno alle loro dimore delle difese, per impedire di essere scovati e catturati. Come mai soltanto l'uomo è tanto ingenuo da credere che nessun nemico lo possa minacciare e di poter essere risparmiato? L'uomo si protegge soltanto sul piano fisico, mentre è proprio nel piano invisibile che corre i maggiori rischi.

C'è chi si chiede come sia possibile che il Signore consenta agli spiriti del male di pene trare in loro e perché non faccia nulla per proteggerli (...). Che domanda! Se non provvedono loro a proteggere se stessi perché lo dovrebbe fare il Signore? Sono regole queste che vanno apprese e tutti le dovrebbero conoscere! Infatti l'uomo ha tutti i poteri per opporsi, per dire "no" agli spiriti delle tenebre, ma è lui stesso che lo deve dire, poiché nessun altro lo potrà fare al suo posto.

Spetta quindi a voi tener lontane le entità malefiche e attirare piuttosto gli spiriti luminosi dicendo ogni giorno: "Signore Iddio, Madre Divina, Santissima Trinità, tutti gli Angeli e gli Arcangeli, Servitori della luce, Amici celesti, tutto il mio essere vi appartiene, dimorate in me, disponete di me per la Gloria del nostro Padre celeste e per il Regno di Dio sulla Terra."

Ecco che cosa dovete ripetere ogni giorno. Se non lo fate, non meravigliatevi se altri verranno a dimorare in voi. Per far sì che la vostra dimora sia protetta è necessario che voi, come proprietario, abbiate deciso di affidarla agli spiriti divini; in questo caso, gli spiriti tenebrosi che vi si erano introdotti a vostra insaputa saranno obbligati ad andarsene. Finché li tollerate continueranno ad abusare. Tutto dipende comunque dalla volontà del proprietario, del padrone di casa. E' la sua decisione che conta.

Gli Angeli, gli Arcangeli non hanno nessun diritto di venire a dimorare presso di noi senza il nostro consenso, in quanto non commetterebbero mai nessuna violenza. Gli altri invece, quelli che operano all'insegna delle tene bre, non esitano a penetrare con la forza.

Mentre gli spiriti della luce sono rispettosi, e per entrare attendono che li si inviti, gli spiriti del male sono audaci e senza ritegno. Che diffe renza di atteggiamento fra le creature di queste due categorie! L'essere umano che non ha ricevuto un'adeguata preparazione non sa come agire, e permette che i diavoli si insedino nella sua dimora, mentre gli angeli rimangono fuori dicendo: "La casa è occupata, non possiamo entrare.".

Quindi, se sarete voi a prendere la decisione e a rivolgervi alle entità celesti pronun ciando le seguenti parole magiche: "Io sono il proprietario di questa casa, disponete pure di tutti gli spazi, tutto è a vostra disposizione", essi diverranno molto potenti e audaci e si getteranno sugli altri che scapperanno a gambe levate.

Quella che vi ho rivelato è la pura verità, e dovete sforzarvi di arrivare fino a quel grado di coscienza con cui ogni giorno pronuncerete queste parole di consacrazione: "Spiriti luminosi disponete di me, vi dò tutto di me, consideratemi al vostro servizio." Se volete potrete aggiungere altre espressioni più poetiche, ma tenendo sempre presente il fine della vostra invocazione, terminando comunque con le parole "per la realizzazione del Regno di Dio sulla terra".

Se non lo precisate, tutto il vostro essere e la vostra energia potranno essere utilizzati per altre realizzazioni, per altre attività. Ma perché proprio la realizzazione del Regno di Dio sulla terra? Perché questo è il compito che Gesù stesso ci ha affidato quando diceva: "Chiedete il Regno di Dio e la sua Giustizia", e soprattutto nel "Padre nostro", "Venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in Cielo, così in terra". Con queste parole Gesù ha ripetuto e ampliato, volendo esten derlo al mondo umano, il principio di Ermete Trismegisto: "Com'è in alto, così in basso."

Affermando la corrispondenza fra l'alto e il basso, Ermete Trismegisto ha posto le basi della magia. La magia altro non è che un paragone fra la terra e il Cielo. Ecco la definizione più veritiera della magia: un lavoro in cui terra e Cielo si pongono ininterrottamente a confronto. Ed è grazie a tale confronto che l'uomo comprende la portata del lavoro che deve compiere sulla terra: far vibrare la terra in armonia col Cielo, e far scendere il Cielo in terra (...).

La realizzazione del divino nella materia: questa è la magia divina, la teurgia.

L'importanza di essere indipendenti 0_immagini/up.jpg

Messaggio del Maestro Diwhal Khul (il Tibetano).

Vi ho consigliato di entrare in contatto con i canali spirituali che provengono dalla forza di Shamballa. Nel 1952 vi è stato difficile farlo; ora diversi canali sono stati formati per ampliare il vostro piano di coscienza. Siete ora al massimo della vostra prova. Qualcuno (colui che vive una vita quieta e neutrale) supererà la prova. Altri la continueranno nella prossima vita.

Ricordate che il primo requisito per riuscire è di essere soli, perché soltanto così imparerete ad essere liberi. Non vi dovete identificare con gli altri, sia criticando oppure seguendo gli altri, perchè facendo in questo modo limitate la vostra libertà e vi immiserite. Dovete essere coscienti che lo Spirito che fluisce in voi, e in tutto ciò che vive, è imperituro e onnipotente.

Liberatevi dell'autorità dei maestri, di società esclusive o segrete, e dei misteri dove non ci sono misteri, perché non esistono misteri nell'insegnamento esoterico.

I Maestri dell'Età dell'Acquario non raccolgono seguaci attorno a sé, non pretendono lealtà e obbedienza, non chiudono la loro porta agli altri aspetti della verità, come è stato fatto nel passato, per le particolari esigenze esistenziali di quei tempi. Se qualcuno insegna, lo fa' considerando se stesso come il primo studente.

Riferimenti bibliografici 0_immagini/up.jpg

  • 1. Articolo apparso su Rays of the Rose Cross (aprile/maggio 1988),
    periodico della Rosicrucian Fellowship, Oceanside, Californa, USA.
  • 2. Giuditta Denbech, Gli Angeli tra noi,
    Edizioni l'Ariete.
  • 3. Om Oskraham - Halladhah Hanahat, Luce, Amore, Potere, questa è la Via,
    pp. 239-242 - Edizioni Adea, Milano, 1995.
  • 4. Omraam Mikhael Aivanhov, Il Libro della Magia divina,
    pp. 205-212, Edizioni Prosveta.

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